Dopo quindici anni di arresti domiciliari, la Lady birmana, Premio Nobel Per la Pace, simbolo della lotta contro la dittatura militare, tornerà pacificamente e democraticamente in parlamento.
La notizia arriva direttamente dal suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, principale partito dell'opposizione, alla chiusura dei seggi: nel suo seggio Aung San Suu Kyi avrebbe ottenuto l'82% dei voti, aprendo forse uno spiraglio alla nuova democrazia. Fonti non ufficiali del Partito danno la Lega Nazionale della Democrazia in testa in tutti i seggi scrutinati.
Anche se forse è ancora presto per cantare vittoria: queste sono le terze elezioni in 50 anni, e si è votato solo per eleggere 45 parlamentari su 1160.
La dittatura ha sempre osteggiato questa icona della democrazia, accusandola di essere uno strumento nelle mani di americani e inglesi, ma lei non si è mai piegata, nemmeno quando ha dovuto scegliere tra restare agli arresti domiciliari e riunirsi in Gran Bretagna, ai propri i propri figli ed al marito, Michael Aris, scomparso anni fa, senza poter rivederla.
In ogni caso il risultato è stato giudicato "molto incoraggiante" a livello internazionale, e Hillary Clinton, segretario di stato americano, ha dichiarato di avere speranze per i cittadini della Birmania.
La Signora Aung San Suu Kyi è per me il simbolo di tutto ciò che la non violenza, la dignità e la fermezza possono fare contro le dittature, e contro coloro che credono che le armi e l'oppressione siano la via per il potere.
Qui le notizie dai siti dei principali quotidiani:
Corriere: http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_01/birmania-elezioni_2783d450-7bcc-11e1-95a2-17cafbbd8350.shtml
Repubblica: http://www.repubblica.it/esteri/2012/04/01/news/birmania_elezioni-32558798/?ref=HREC1-1
NY Times:http://www.nytimes.com/2012/04/02/world/asia/myanmar-elections.html
The Guardian: http://www.guardian.co.uk/world/2012/apr/01/burma-aung-san-suu-kyi
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