mercoledì 12 gennaio 2011

A CHERNOBYL TORNANO LE PIANTE

E' una zona ancora completamente disabitata per chilometri, ma la natura sta ritornando a Chernobyl: la notizia dal sito del quotidiano La Stampa  che annuncia come da un recente controllo, sia risultato che varie specie di piante, di cui alcune molto rare, stanno ricominciando a crescere nell'area del disastro.

Era il 26 aprile 1986 quando il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, al confine con la Bielorussia, esplose letteralmente, generando una nube radioattiva che contaminò Russia, Scndinavia ed Europa e provocando il più grande disastro ambientale della storia moderna.

All'epoca facevo la quinta elementare e ricordo ancora che per più di un mese, nonostante il bel sole che vedevamo dalle finestre, non ci fu permesso di andare a giocare in cortile, e mia madre aveva bandito insalata e latte.

In realtà, quella che per noi sembrava solo un piccolo contrattempo, fu una tragedia immane: 336.00 persone furono evacuate, e moltissime sono morte nel giro di poco tempo, per colpa degli effetti delle radiazioni: ancora oggi le aree intorno alla centrale sono disabitate per chilometri, molte persone continuano a morire di tumore e leucemia, e tantissimi bambini nascono con gravi malformazioni.

Gli scienziati non si spiegano il perchè di questo fenomeno, che per me non può che essere un segno di speranza, ma una delle ipotesi è quanto meno suggestiva: secondo lo scienziato ucraino Martin Hajduc, nella notte dei tempi, la terra era fortemente radioattiva, ma le piante iniziarono a riprodursi ugualmente. Forse quella capacità è rimasta nel loro codice genetico sino ad oggi.

La natura supera tutto.

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