martedì 7 dicembre 2010

BIRRA E LIBERTA'

In un momento in cui, per i recenti fatti di cronaca, c'è tensione, purtroppo, nei rapporti con i migranti, voglio segnalare questa bella notizia pubblicata da Repubblica: la birra artigianale "Alta Quota" prodotta con acqua di sorgente e farro biologico nella valle del Velino (Rieti), ha suscitato grande interesse ed apprezzamento al Salone del Gusto di Torino.

E fin qui..., ma la notizia vera è un'altra: a produrla sono Amid e Mohammed, due profughi afgani, giunti in Italia anni fa, dopo un viaggio terribile nascosti nel rimorchio di un camion, per chiedere asilo politico e scappare dalle torture e dalla paura.

Amid e Mohammed fanno parte della cooperativa "Il Gabbiano" che riunisce alcuni comuni dell'alta Sabina, nel reatino, e si adopera per inserire nella comunità i rifugiati politici che chiedono asilo in Italia. Principalmente queste persone, alcune analfabete, altre con professionalità elevate, purtroppo abbandonate in patria, vengono avviate, e con successo, a lavori che gli italiani non intendono più fare, anche grazie a sovvenzioni dello Stato; ma il progetto della birreria artigianale era molto ambizioso, anche considerato che Amid e Mohammed, musulmani praticanti, non possono bere alcool.

Ma loro non hanno avuto paure, o remore, e l'apprezzamento che hanno ottenuto, anche la fila davanti al loro chiosco alla sagra del paese, è il modo migliore per loro, di sapere che hanno ritrovato la libertà e la dignità.

Solo in Italia ci sono 55.000 rifugiati politici da tutto il mondo, 1 milione e cinquecentomila in Europa ed è un fenomeno che non ha tendenze di diminuzione.

Ecco il link della notizia di Repubbllica: http://www.repubblica.it/solidarieta/2010/12/06/news/birra_rifigiati-9888731/?ref=HREC2-4

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